Web Analytics Experience

26 Nov, 2008

Buonce Rate: perchè è così elevato?

Posted by: admin In: Consulenza| Termini chiave

Guardando le statiche di questo blog, mi sono accorto che buona parte della long tail era composta da queste due parole: Bounce Rate.

Se prendiamo la definizione della WAA si legge:

Il Buonce Rate è la percentuale di utenti che visualizzano una singola pagina del sito e subito escono senza continuare nella navigazione

Ora, il web è pieno di spiegazioni su cos’è la bounce rate, quanto alta/bassa deve essere ecc. questo post non farà nulla di tutto ciò: cecherò solo di mettere in discussione alcune cause che possono portate ad avere una bounce rate molto elevata e una conseguente, quindi, perdita di  utenti che a si trasforma in fallimento di investimenti.

Per inziare: quand’e’ che solitamente si presenta un tasso molto elevato di bounce rate? Se vogliamo raggruppare in due MACRO insiemi le casistiche più comuni, potremmo effettuare questa dicotomia:

1) Il bounce rate si presenta quando nella mia pagina di atterraggio vi sono troppi link/immagini/contenuti che “distraggano” l’utente dall’effettiva call to action richiesta;

2) La mia landing page (e non solo lato PPC) non combacia con le aspettative dell’utente: una volta entrato, infatti, non trova subito ciò che cerca ed esce immediatamente.

Appurato quanto definito pocanzi, le possibili cause di bounce possono essere:

  • Errori nella scelta delle keywords di posizionamento: un utente esegue una ricerca per una determiata parola chiave, entra nella pagina, il contenuto non è in linea con quanto ricercato, esce… MATEMATICO! Bisogna quindi prestare molta attenzione al legame biunivoco che intercorre tra keywords e landing pages;
  • Perdita di attenzione da parte dell’utente: se la nostra landing page è troppo dispersiva (magari contiene troppe immagini/colori/link) è molto facile che l’utente si “distragga” e non compia più l’azione di conversione call to action che la landing doveva far fare.. Il layout deve essere quindi aggressivo ma immediato allo stesso tempo, ovvero deve conquistare l’attenzione dell’utente e “guidarlo” allo step di conversione prefissato;
  • Navigazione Landing-to-goal: bisogna prestare attenzione, oltre al layout, anche agli step di conversione e alla navigazione che dalla landing porta al goal: se è troppo povera (es. mancanza di breadcrumb) o troppo lunga (troppi link da seguire) il navigatore si sentirà spaesato e probabilmente uscirà immediatamente dalla pagina;
  • Attenzione al prezzo del prodotto: nel caso di una landing relativa ad un e-commerce, il prezzo gioca un ruolo abbastanza fondamentale.. si deve infatti cercare di rimanere nella media degli altri competitors oppure inserire il prezzo effettivo “di negozio” e successivamente nell’ultimo step di conversione effetturare l’eventuale rincaro delle spese di spedizione (si lo so, a volte sono diabolico e infame). Un prezzo troppo elevato fa scappare a gambe levate un qualsiasi utente!
  • Mancanza della descrizione delle caretteristiche del prodotto offerto: bisogna sempre dare un minimo di spiegazione, caratteristiche tecniche, immagini (thumbnails magari) del prodotto offerto sempre però mantenendo bene a mente i punti precedenti ed il focus… Vendere!
  • Title e Description: se non sono presenti, l’idea che può farsi l’utente è quella di essere atterato in una pagina irrilevante rispetto al sito globale e quindi uscirà subito;
  • Link Esterni: la presenza di troppi link esterni o di box link nella pagina può facilmente far “irritare” il vostro utente, che come risposta, uscirà dalla pagina più veloce di un giaguaro;
  • Tempo di caricamento pagina: se un utente acquista via rete magari significa che non ha tempo per andare al negozio, quindi figuriamoci la sua faccia e la facilità con cui uscirà dal sito se la pagina è lenta a caricarsi;
  • Compatibilità del browser: la pagina che viene proposta non è visualizzata nello stesso mado da tutti i browser.. bisogna quindi prestare attenzione che su certi browser non si spagini creando nell’utente un idea di disordine totale che lo porta a scappare dal sito;

Che dire ora… queste sono le possibili cause, almeno le più comuni, che secondo il sottoscritto fanno aumentare la frequenza di rimbalzo degli utenti in un sito/landing.

Secondo voi, ce ne sono altre?

A presto,

E.

Leave a Reply


  • admin: Ciao Massimo, Ho appena scaricato l'ebook: appena lo leggo ti do un fb :) Grazie mille per la segnalazione. A presto E.
  • Massimo: Ho inserito questo tuo articolo come "risorsa consigliata" nel mio eBook "Landing Page Perfetta". Trovi il link a pagina 35. Spero che la cosa sia
  • Nuovi campi filtro e altre cosucce • Google Analytics in 30 secondi: [...] quando si tratta ad esempio di escludere le proprie visite con un IP dinamico: si veda in proposito questo articolo di Enrico Pavan, in cui si Ã

News From My Twitter Account (IndioImperator)

Certification & Social Life

Add to Google Reader or Homepage